Domenica 13 novembre 2016 a Bagolino la V Delegazione Bresciana del CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) ha organizzato una esercitazione molto complessa, che comincia come una ricerca di persone disperse ma poi evolve in una serie di complicazioni. Per un soccorritore è fondamentale sapere come comportarsi e a chi fare riferimento. L’allertamento simulato in questo caso riguardava il mancato rientro di una famiglia, uscita in cerca di castagne nel boschi della Valle del Caffaro. Una situazione abbastanza frequente, con i familiari preoccupati che verso sera chiamano il 112 per chiedere aiuto. Con il ritrovamento del figlio minorenne, ferito per la caduta in un dirupo, si apre però uno scenario inatteso, con valutazioni immediate e decisioni da prendere con responsabilità nel giro di pochi minuti. Le persone che hanno partecipato all’esercitazione erano una sessantina: accanto alla V Delegazione Bresciana del CNSAS Lombardo erano presenti i Vigili del fuoco volontari di Bagolino, i Gruppi cinofili di Protezione civile Lupi della Valverde e Volontari del Garda, la Protezione civile e il Gruppo volontari ambulanza di Bagolino. L’iniziativa è stata possibile grazie all’appoggio dato dal Comune di Bagolino, che ha messo a disposizione spazi e strutture sul proprio territorio. L’intervento di ricerca si presenta sempre di più come un ambito che interessa un numero molteplice di elementi e variabili. Le esercitazioni congiunte, in cui collaborano realtà differenti, servono per fare emergere criticità e quindi per valutare possibili soluzioni ma anche per conoscersi di persona: a Bagolino sono stati affrontati anche temi quali la gestione delle reazioni in condizioni di forte tensione emotiva, in presenza di una psicologa, e l’importanza di una comunicazione corretta all’interno e verso l’esterno.
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