Scarcerato dopo 39 giorni di carcere a Pavia il rumeno 32enne accusato di aver violentato una 87enne a Castelcovati lo scorso 1 ottobre: l’esame del dna eseguito dai consulenti della Procura della Repubblica di Brescia sulle tracce biologiche repertate nelle prime fasi delle indagini, ha portato alla sua scarcerazione. I fatti risalgono alle tre di notte del quel primo ottobre, secondo quanto ha sempre riferito l’anziana, che aveva denunciato la violenza solo dopo alcuni giorni. Le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Chiari e coordinate dal pm AmbrogioCassiani, non si sono basate solo sulla denuncia della donna, ma anche su una lesione riscontrata durante gli accertamenti sanitari sul suo corpo. Nel giro di pochi giorni era stato fermato il manovale romeno, vicino di casa dell’anziana. In occasione dell’interrogatorio di convalida il giovane si era limitato a dichiararsi innocente per poi avvalersi della facoltà di non rispondere. È quindi rimasto in carcere, anche dopo il ricorso al tribunale del riesame. Ma il suo difensore, avvocato Cristian Mongodi, ha subito spiegato che si stava attendendo l’esito degli accertamenti biologici sul dna repertato nella camera da letto dell’anziana, dove sarebbe avvenuta la violenza. Nel corso dell’incidente probatorio l’87enne ha anche confermato la durata della violenza sessuale e quanto sarebbe avvenuto con dettagli molto particolari. Solo verso la fine dell’incidente probatorio le è stato fatto presente che il dna rilevato non appartiene al profilo del manovale arrestato. Ma lei si è comunque detta certa che a violentarla sia stato lui. Nei 39 giorni in cui è rimasto in carcere, il romeno era stato trasferito da Brescia a Pavia per la situazione pesante che si era creata nell’istituto di pena bresciano, in considerazione dell’accusa considerata infamante dagli altri detenuti. Il pm Ambrogio Cassiani aveva chiesto l’interrogatorio della vittima con la formula dell’incidente probatorio che quindi cristallizza le dichiarazioni, conferendo loro valore di prova in un eventuale processo. Interrogatorio che si è svolto nella mattinata di lunedì 14 novembre davanti al gip: l’anziana avrebbe confermato quanto ha sempre dichiarato sin dal primo momento. Ma proprio i risultati della consulenza disposta dal pm hanno portato ieri alla scarcerazione del romeno. Ora le indagini proseguono per far luce sulla vicenda tenendo conto degli sviluppi più recenti e di ulteriori accertamenti disposti nelle scorse settimane.
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