50mila euro di sanzioni a decine di proprietari di appartamenti in alta Valle Camonica: è quanto emerso da una vasta operazione di controllo nelle scorse settimane da parte della Guardia di Finanza di Edolo che ha individuato numerosi proprietari che la scorsa estate avevano affittato i loro immobili a turisti e villeggianti senza presentare regolare denuncia agli uffici comunali. Nei colloqui emersi con le fiamme gialle alcuni avrebbero dichiarato di non essere a conoscenza della normativa che obbliga a presentare la dichiarazione in Municipio. LA non conoscenza di una norma vigente non esime dall’obbligo di saldare le sanzioni di importi compresi tra i 2.000 e i 4.000 euro. La legge regionale del primo ottobre 2015, infatti, prevede che chi affitta la prima o seconda casa anche per periodi brevi deve segnalarlo al Comune dove è ubicato l’immobile. Lo scopo è quello di contrastare gli affitti in nero oltre a evitare infiltrazioni clandestine o terroristiche. Le Fiamme Gialle di Edolo hanno effettuato controlli a Temù e a Ponte di Legno, rilevando una quindicina di irregolarità su circa 50 accertamenti effettuati e le sanzioni complessive sono assommate a circa 50mila euro. L’indagine è durata alcune settimane: i primi controlli sono stati effettuati verificando gli annunci pubblicati su alcuni siti on-line specializzati nella vendita e affitto di immobili: le fotografie dell’appartamento e il numero di telefono del proprietario hanno consentito ai militari di identificare con estrema facilità i proprietari affittuari e perciò, dopo la richiesta agli uffici comunali delle copie delle dichiarazioni presentate hanno rilevato che in un caso su tre, i documenti non erano stati presentati e da qui le pesanti sanzioni. Dopo quanto avvenuto a Edolo nella scorsa primavera, quando era stato scoperto analogo giro di affittuari, principalmente per stanze e appartamenti dati a studenti, ora questo secondo round è servito anche a dare ai cittadini la misura di come le regole debbano essere rispettate. E non vale certo invocare la non conoscenza della norma.
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