E’ il secondo più anziano del paese: prima di lui c’è solo una signora di 104 anni. Ma Giacomo Feriti ha tutte le carte in regola per tagliare anche il prossimo traguardo. Nato il 27 ottobre 1913, è sempre vissuto ad Artogne dove ha cresciuto la sua famiglia lavorando sempre, con tenacia e umiltà, con un segreto: la vita all’aria aperta in ogni stagione dell’anno. Una vita semplice, senza atti eclatanti, ma nell’eroismo della quotidianità e della costanza, da giovane, da militare, da soldato sui fronti della seconda guerra mondiale, da sposo, da padre e da nonno. Giacomo appartiene ad una generazione geneticamente longeva: due sue sorelle sono vissute fino all’età di 104 anni. Ma non è solo questione di genetica: la sua famiglia e la sua condotta di vita hanno fatto il resto. Giacomo ha sempre seguito anche un’altra antica abitudine contadina: quella di mangiare sano ma soprattutto lentamente, perché la digestione parte dalla bocca, come dicevano i saggi nonni. Dopo il taglio della torta ed un brindisi con la famiglia e gli amici, Giacomo ha ripetuto ai presenti le sue piccole eroiche gesta da militare aviatore quando aiutava i piloti dei Caproni al corretto atterraggio aggrappandosi ad un’ala, mentre all’altra vi era una altro coraggioso aviatore, dando le dritte al comandante. Tempi eroici che hanno preluso all’eroismo vero della quotidianità di questo grande centenario.

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