Una casa dimenticata. E’ la Casa del Turista, che dopo anni di abbandono, è stata persino demolita. Da più di sei anni edificio vuoto simbolo di un passato che pochi ricordano, l’Azienda di soggiorno e turismo, è ora solo un ricordo. E’ stata abbattuta questo lunedì dall’amministrazione comunale, tra non poche polemiche dei nostalgici che avrebbero voluto restaturarlo e riportarlo in vita. Tra questi, il consigliere di minoranza Mario Rizzi che ha portato il tema in consiglio comunale e ha cercato di sollevare l’opinione pubblica. La Casa del Turista, era stata inaugurata nel 1956. Posta all’ingresso del paese dell’alta Valle Camonica, ospitava l’ufficio informazioni, lo storico sci club Ponte di Legno e da qui partivano anche le chiamate per il soccorso alpino. Al suo posto ora troverà posto una terrazza panoramica con dei binocoli, per osservare il paesaggio circostante. A guardare con tristezza, affacciata alle finisetre di casa sua, le ruspe in azione, c’è la novantenne Benita Beltracchi, che fu la prima segretaria della Casa del Turista, che vi lavorà per trent’anni e che ricorda come se fosse ieri quando Monsignor Tredici venne a benedire la struttura. Il malcontento per la demolizione della Casa del Turista, edificio che non rientrava tra quelli storici e quindi non sottoposto ad alcun vincoli, è alimentato anche dall’abbattimento, concordato con la Soprintendenza, del ponte di legno pedonale adiacente. 633 mila euro il costo dell’intervento non solo di demolizione ma anche di riqualificazione dell’area, da parte del comune che difende la propria scelta come strategica per il turismo attuale.

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