La Procura di Brescia ha firmato la richiesta di proroga delle indagini sulla morte di Giuseppe Ghirardini, l’operaio della Bozzoli Srl di Marcheno trovato morto il 18 ottobre di un anno fa alla Case di Viso in alta Vallecamonica, sei giorni dopo la scomparsa del suo datore di lavoro, l’imprenditore Mario Bozzoli. Ghirardini non si era più fatto vedere dal giorno successivo alla sparizione del suo datore di lavoro: molti conoscevano la sua passione per la caccia, ma Ghirardini era solito comunicare i suoi spostamenti. Poi all’improvviso la sua jeep Mitsubishi Pajero era stata trovata parcheggiata un un’area dello sterrato della Tonalina che si imbocca dal quarto tornate della statale 42 che da Ponte sale al Tonale e porta all Case di Viso. Era stato trovato dagli uomini della task-force che erano sulle sue tracce da tre giorni: era rannicchiato sotto un abete, accanto al torrente Arcanello, morto da parecchie ore, intorno c’era già la prima neve caduta nei giorni precedenti. Dopo che la sorella di Giuseppe Ghirardini anche alla trasmissione “Chi l’ha visto?” aveva annunciato una serie di contro indagini con le quali la famiglia intendeva dimostrare che Beppe non si era suicidato, di fatto i sostituti procuratori Alberto Rossi e Mauro Leo Tenaglia, titolari del fascicolo aperto per istigazione al suicidio di Beppe Ghirardini, hanno chiesto al gip Elena Stefana una nuova proroga delle indagini. Il fascicolo sul tavolo del Gip è aperto per istigazione al suicidio, ma i familiari di Ghirardini continuano a ripetere di non credere alla tesi del gesto estremo. Secondo gli inquirenti Ghirardini è morto ingerendo una capsula di cianuro. I parenti del50enne, a partire dalle sorelle, ritengono invece che non sarebbe mai arrivato al gesto estremo. Ora il gip ha deciso per una proroga della indagini sul caso. Intanto la Bozzoli Srl è stata dichiarata fallita ed il curatore fallimentare ha predisposto la vendita dei macchinari di alta qualità. Unici indagati a piede sulla morte di Mario Bozzoli dal 18 dicembre 2015 sono i due nipoti Alex e Giacomo,m figli del fratello Adelio, oltre ai due operai e gli operai Oscar Maggi e Abu. Ma per Beppe Ghirardini, per ora, non vi è alcun indagato
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