Vendevano tranquillamente, in negozio e anche su Internet, reti vietate dalla legge perchè utilizzate dai bracconieri per la caccia ai volatili e naturalmente della vendita di queste reti, non dichiaravano i ricavi. Per questo un negozio di reti di Monte Isola e un laboratorio di Sulzano, sono stati sottoposti alle sanzioni amministrative del caso. L’operazione è della Guardia di Finanza di Pisogne, che si è accorta dell’esistenza di queste reti durante dei controlli sulla corretta emissione di scontrini e ricevute fiscali. Le fiamme gialle hanno approfondito le indagini, risalendo ad un totale, fre le due attività, di 700 reti a tramaglio e miste net, quelle che solitamente i bracconieri posizionano nei boschi per la cattura degli uccelli con la tecnica del “roccolo”, quindi gli animali rimangono impigliati e muoiono dopo diversi giorni di agonia. Per questo motivo la tecnica è vietata dalle legge in materia di protezione della fauna selvatica. Le uniche deroghe ammesse interessano, esclusivamente, gli istituti scientifici delle Università e del Consiglio Nazionale delle Ricerche ed i musei di storia naturale. Proseguono quindi incessantemente le attività di prevenzione da parte della tenenza di Pisogne, anche finalizzate alla tutela del territorio e dell’ambiente, con il preciso intento di scongiurare la compromissione dell’habitat naturale.

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