Di giorno operaio, di notte ladro, nella stessa azienda. Rubava bobine di rame che probabilmente rivendeva a pochi chilometri di distanza. Lo hanno colto sul fatto, insieme a due complici, i carabinieri di Artogne e quelli dell’aliquota Radiomobile della Compagnia di Breno durante un appostamento organizzato dopo che un imprenditore della zona aveva segnalato diversi ammanchi di rame dal deposito. Detto, fatto, nella note del 30 settembre i tre – il dipendente, un marocchino di 31 anni, un suo connazionale 40enne e la sua convivente italiana di 20 anni – sono entrati in azione e i carabinieri li hanno colti con le mani nel sacco. L’operaio lanciava al di là della recinzione le bobine di rame (ognuna pesa 60 chili), i suoi due complici le caricavano in auto. Vista la flagranza di reato sono scattate le perquisizioni domiciliari. Nell’abitazione di Costa Volpino dei due complici dell’uomo sono stati trovati e squestrati 50 grammi di cocaina, materiale per lo spaccio, dieci mountain bike di ingente valore, attrezzature edili e da giardinaggio, il tutto sicuramente di provenienza illecita. Ai polsi dei tre sono scattate le manette. Comparsi davanti al giudice il 3 ottobre, l’autorità giudiziaria ha confermato per i tre il fermo, l’operaio è agli arresti domiciliari, i suoi complici sono in attesa di sapere se verranno sottoposti a misura cautelare. Intanto, seguendo il viaggio delle bobine i carabinieri sono arrivati ad un deposito di materiale ferroso di Darfo dove sono state rinvenute tre bobine (135 chili di rame) già in lavorazione rubate probabilmente dalla ditta di Artogne ed altre 296 bobine di rame la cui provenienza è in fase di accertamento. Il titolare dell’impresa è stato denunciato.
dal giornale online: Più Valli TV
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