Ancora un’operazione delle fiamme gialle in Valle Camonica messa a segno dai militari della tenenza di Pisogne che, guidati dal Luogotenente Bruno Gerbini, stanno concludendo il lavoro svolto negli ultimi mesi e negli ultimi anni, su più fronti. C’è il fronte dell’evasione fiscale, su cui la guardia di finanza è impegnata in prima linea, che ha portato proprio in queste ore alla denuncia di un imprenditore 37enne di Piancamuno che vendeva mobili restaurati e oggetti d’antiquarato senza dichiarare, per quanto riguarda l’anno 2010, i ricavi all’Agenzia delle Entrate per 5 milioni di euro e che non avrebbe versato l’IVA per 1 milione di euro. Anche in questo caso l’indagine è partita confrontando lo stile di vita dell’imprenditore con la documentazione fiscale relativa alla sua attività. Di pochi giorni fa, l’operazione che la guardia di finanza di Pisogne ha svolto nell’ambito del progetto denominato “bonifica” elaborato dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza di Roma, che ha permesso di scoprire che 11 aziende agricole dell’alta Valle Camonica hanno beneficiato di contributi dell’UE, senza averne diritto. I terreni che usavano per le loro attività, erano intestati a proprietari per lo più defunti che avevano stipulato con i titolari delle aziende agricole, a loro dire, contratti verbali ma non avevano nessun contratto che testimoniasse che quel pezzo di terra era stato dato loro in usufrutto, affitto o fosse passato di proprietà. E in molti casi i figli o parenti dei defunti proprietari, non sapevano dell’esistenza dei terreni e soprattutto non sapevano che qualcuno su quei terreni percepisse dei contributi. Anche sul fronte dei reati fallimentari, l’attenzione è alta. Recentemente due società di spedizione della Valle Camonica sono rimaste coivolte nell’operazione Plastic Bag condotta dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Brescia ed è cominciata nel gennaio del 2016 in seguito al fallimento di una società bresciana che si occupava di importare ed esportare materiale plastico. A Brescia un uomo e una donna di 62 e 58 anni, sono finiti nei guai nell’operazione anti riciclaggio eseguito dalla Guardia di Finanza di Taormina per una frode al fisco di due milioni di euro. Il lavoro delle fiamme gialle continua su più fronti.

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