Il Fondo europeo agricolo di garanzia e il Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale. Sono due fondi concessi dall’Unione Europea e gestiti dalla Commissione UE mediante organismi pagatori regionali, rivolti all’agricoltura, per beneficiare dei quali occorrono precisi requisiti. Da un’indagine portata avanti dalla Guardia di Finanza di Pisogne, iniziata nel 2013 nell’ambito del progetto denominato “bonifica” elaborato dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza di Roma, è risultato che circa 500 mila euro in Valle Camonica, sono stati percepiti indebitamente attraverso diversi meccanismi di frode. Ad esempio, c’erano alcune aziende che hanno ricevuto dei contributi sulla base di terreni appartenenti a persone già defunte, ovvero per terreni i cui proprietari erano ignari dell’esistenza di contratti di affitto. In almeno 11 casi, i terreni agricoli per cui le aziende avevano richiesto e stavano percependo i contributi comunitari risultavano appartenere a persone già defunte e gli eredi disconoscevano l’esistenza di eventuali locazioni in essere ovvero non risultava nemmeno essere stato stipulato a monte a alcun contratto di affitto. Conseguentemente, in maniera del tutto autonoma, arbitraria e quindi indebita, le aziende inserivano nelle richieste di contributi anche particelle di terreno (corrispondenti, nella maggior parte dei casi, a vaste aree di bosco incolto presenti sulle montagne della Valcamonica), sulle quali non potevano avere alcun diritto d’uso. Dopo controlli contabili ed incrociati, i finanzieri di Pisogne guidati dal luogotenente Bruno Gerbini, hanno denunciato all’A.G. 15 persone che, a vario titolo, hanno partecipato alla sottoscrizione delle richieste di contributo, per il reato di indebita percezione di aiuti comunitari nel settore agricolo che prevede la reclusione da 6 mesi a tre anni e hanno segnalato al competente “Organismo pagatore regionale” 12 aziende agricole per il recupero delle indebite erogazioni.

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