Mancano poco più di due mesi al Referendum Costituzionale e il fronte del Si e quello del No continuano a confrontarsi in un acceso dibattito politico, a partire dalla data che sarebbe stata scelta senza consultare le opposizioni. E’ proprio il tema del peso delle minoranze nella Camera e nel Governo, uno dei punti più critici di questa riforma costituzionale che punta proprio ad ampliare i poteri della maggioranza per garantire una maggiore governabilità del Paese. A preoccupare anche la minoranza Dem interna al PD stesso, è proprio l’abbinamento tra tale riforma e quella elettorale, che con un ampio premio di maggioranza conferito al partito che vince le elezioni, rischierebbe di costituire una Camera che non rappresenta ma stravolge il voto popolare. E poi c’è il Senato, che verrebbe ridotto a 100 senatori, non eletti in quanto tali ma scelti dai partiti fra sindaci e consiglieri regionali vari, così da rappresentare i territori e le Regioni, visto che queste ultime, vedranno passare allo Stato molte delle loro competenze. Insomma i punti critici sono molti e sono evidenziati dal fronte del No cui si contrapponte il fronte del Si che fa leva sulla voglia di cambiare il Paese e vincere l’immobolismo della politica. In mezzo c’è il cittadino che vede la politica dividersi su una riforma importantissima perchè cambierebbe la Costituzione e quindi cambia le base della nostra Repubblica Democratica, come fino ad ora la abbiamo conosciuta. Diversi dibattiti si sono svolti anche in Valle Camonica su questo tema e altri se ne svolgeranno, da qui al 4 dicembre. Nel frattempo uno è dedicato in particolar modo ai giovani e lo organizza per venerdì sera a Breno, il Coordinamento Territoriale Giovani di Valle Camonica. L’appuntamento è alle 20.30 presso l’Auditorium "Giacomo Mazzoli" con esponenti delle ragioni del Si e del No.

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