Da un lato le Valli Seriana e di Scalve, i cui rappresentanti sono scesi lunedi in Regione per sostenere il progetto di dare un nuovo volto agli impianti di risalita, ormai fatiscenti, e rilanciare il turismo, mentre dall’altro l’ennesima “beffa” ai danni di una frazione montana ad alta vocazione turistica che, soltanto per questioni di numeri, viene di fatto isolata. Il riferimento in queso frangente è rivolto al servizio di trasporto pubblico. Ad essere colpiti sono tutti i 300 residenti: studenti (una quindicina), lavoratori, anziani, ma anche i turisti abituati a raggiungere Spiazzi di Gromo in pullman. Che da ottobre non ci saranno più. Zero: «Un taglio del 100 per cento che non possiamo che condannare», afferma il sindaco Sara Riva, infastidita anche dalle modalità con cui sono stati attuati i tagli: «Senza alcuna comunicazione». Scoperto per caso. «È stata una mamma a riferircelo – spiega Riva –: recatasi a Clusone per comprare l’abbonamento al figlio che frequenta le scuole superiori a Gazzaniga, si è vista rispondere che non ci sono pullman per gli Spiazzi. Di più: abbiamo poi scoperto che la decisione era già stata presa a maggio, mese nel quale la Sab ha inoltrato la richiesta di pagamento del tesserino per gli studenti».
Così mentre in Regione si è avuta ieri la conferma, come puntualizzato da Sorte, della propria disponibilità al finanziamento, a tasso dello 0,2%, da restituire in vent’anni, ribadendo la necessità di avere garanzie sulla gestione degli impianti e sui canoni, sulla montagna piove la tegola dei tagli alle corse con una delle stazioni sciistiche più frequentate della bergamasca. Le necessità degli impianti delle Valli Seriane e di Scalve sono diverse. La richiesta è di 2,5 milioni. A Colere è già pronto un progetto che coinvolge tutti gli operatori del territorio e che riguarda la sostituzione degli impianti sciistici, ormai molto obsoleti, e con tempi di risalita da lumaca. A Gromo l’ipotesi è quella di poter sostituire il primo impianto. Al Pora la società di gestione sta investendo nella realizzazione di un nuovo bacino idrico per potenziare le possibilità di innevamento artificiale. Non a caso al sopralluogo della scorsa estate aveva preso parte anche il presidente di Uniacque Paolo Franco, in quanto l’obiettivo resta quello di rendere fruibili gli impianti tutto l’anno. Da un’altra angolazione va evidenziato – come ribadito dal sindaco di Colere, Benedetto Bonomo – che la questione degli impianti di risalita è di fatto collegata non solo al turismo del circo bianco, tout court e del solo weekend, ma a un indotto turistico che riguarda tutte le stagioni. E tutta la valle. In quanto alla sopressione delle corse a Gromo il sindaco precisa che «è chiaro che, se non ci sarà una svolta, l’amministrazione comunque garantirà il trasporto per gli studenti delle scuole». Dall’azienda di trasporto locale replicano: «Il Comune aveva già fatto presente i disagi in Provincia – spiega Giovanni Piccinni, direttore d’esercizio Sab –. Via Tasso aveva risposto che la linea sarebbe stata soppressa, quindi era al corrente. D’altronde l’utenza era poca e si tratta comunque di un trasporto interno al paese, che spetta al Comune».

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