Si è svolta questo venerdì 16 settembre presso il Tribunale di Brescia a partire dalle 12.00 l’udienza in cui è stata discussa l’opposizione fatta dai genitori di Marco Gusmini, il 21enne loverese morto schiacciato dalla croce del papa il 24 aprile 2014 sul dosso dell’Androla a Cevo, nei confronti di 7 persone indagate originariamente con gli altri 5 che attualmente sono in attesa del processo. Il giudice dell’udienza si è riservata alcuni giorni per valutare le singole posizioni delle persone interessate dal ricorso per emettere quindi la sua sentenza. Il pm Katy Bressanelli al termine delle indagini aveva ritenuto di archiviare le loro posizioni, continuando invece le indagini sugli altri 5. I sette per i quali il pm Bressanelli aveva deciso il non luogo a procedere sono il parroco di Cevo Don Filippo Stefani, l’ex-parroco di Malonno Don Santo Chiapparini, il responsabile dell’Ufficio diocesano dei beni ecclesiastici Mons. Ivo Panteghini, l’architetto Giovanni Pallaver, progettista della croce in legno, il geometra Pierangelo Delaidelli della ditta Interholz, Lino Balotti ed Elsa Belotti membri del direttivo dell’Associazione Croce del papa. Era rimasto escluso da tutto l’ing. Giorgio Gottardi mai citato nell’opposizione, responsabile del collaudo finale dei lavori di ampliamento e finitura del complesso monumentale. Dal punto di vista del codice di procedura penale in tutte le indagini penali se il pm ritiene di archiviare posizioni riguardanti una o più persone, la parte offesa può presentare un’opposizione adducendo le sue motivazioni. In pratica, le motivazioni addotte dal pm Katy Bressanelli che riteneva marginali queste sette persone, sono contestate dai legali della famiglia Gusmini che nel frattempo ha avanzato una richiesta risarcitoria di 1 milione di euro per il padre ed 1 per la madre. Attualmente vi sono 5 persone che dovranno presentarsi all’udienza preliminare fissata per giovedì 6 ottobre alle 10.30 davanti al Giudice Carlo Bianchetti. Il 19 maggio ed il 14 luglio vi erano stati due 2 rinvii per verificare se ci fosse un accordo risarcitorio economico extraprocessuale, cosa che risulta ancora attualmente in essere. Il pm Bressanelli a suo tempo ha esercitato l’azione penale e da indagati i 5 sono diventati imputati con richiesta di rinvio a giudizio Sarà l’udienza preliminare a decidere per il rinvio o meno. Per gli altri 7 di cui si è celebrato diverso processo in data odierna si vedrà a giorni quale orientamento prenderà il Giudice.

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