Finisce attorno alle 11 di questo martedì con il brillamento nella cava Fasanini di Cividate Camuno la storia della granata d’artiglieria tedesca da 75 millimetri APCHE risalente al secondo conflitto mondiale ritrovata una quindicina di giorni fa nella zona delle falesie di Cividate Camuno. L’intervento di recupero dell’ordigno, un proietto da cannone ad azione perforante con cappuccio ad alto esplosivo è stato effettuato dal decimo reggimento genio guastatori di Cremona, con il supporto medico sanitario dei volontari della Croce Rossa dell’Esercito di Brescia in posto con il medico rianimatore e altri due volontari. Tre anche gli artificieri al lavoro. Dopo aver visionato la granata sul posto del ritrovamento gli artificieri l’hanno spostata in un luogo più sicuro e riparato per farne un’attenta analisi, una sorta di radiografia e stabilire se vi fossero le condizioni per il suo trasporto in sicurezza. L’ordigno è quindi stato caricato sul furgone e trasferito nella cava dove è stata preparata una buca – profondità circa due metri – per il brillamento. I genieri hanno quindi provveduto a preparare la carica di brillamento di fulminato di mercurio e l’hanno collegata ad un innesco elettrico che hanno poi posizionato sopra l’ordigno. La carica è stata quindi collegata ad un detonatore che grazie all’impulso elettrico ha attivato per simpatia – così si dice in gergo – la carica che ha fatto brillare l’ordigno.
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