A Bergamo spetteranno 900 mila euro per interventi contro il rischio idrogeologico.
Questo è quanto deliberato da Regione Lombardia, in riferimento al nuovo piano che prevede uno stanziamento di 15 milioni spalmati sull’ intero territorio regionale. A prevederlo è la delibera approvata dalla Giunta, su proposta dell’assessore al Territorio Viviana Beccalossi, che ha dato il via libera al programma di interventi strutturali e prioritari nelle aree a rischio idrogeologico molto elevato nonché conseguenti a calamità naturali per gli anni 2016-2018. In Bergamasca gli interventi previsti sono tre: la sistemazione del dissesto stradale di via Fondo Ripa a Gorno. L’intervento, per un totale di 350 mila euro, prevede il ripristino della strada e il consolidamento del versante mediante la ricostruzione del muro di valle e il consolidamento del muro di monte con dei contrafforti. Il secondo intervento a Piazza Brembana, prevede lo stanziamento di 270 mila euro per la costruzione di barriere paramassi. Terzo intervento a Ornica, in particolare la parete rocciosa in località Santuario già interessata in passato da eventi franosi. In questo caso lo stanziamento è di 280 mila euro e viene prevista la rimozione di massi pericolanti, la posa di reti in aderenza alla parete e la chiodatura di massi instabili. L’opera più onerosa in assoluto sarà effettuato a Valmasino, in provincia di Sondrio. Qui si sono registrati crolli che hanno messo in pericolo diversi abitanti. Con 2,6 milioni di euro si farà un vallo paramassi per impedire che le frane arrivino in paese. In tutta la regione, 29 gli interventi per la prevenzione del rischio idrogeologico. Si tratta di interventi utili a risolvere emergenze verificatesi delle ultime settimane, o per realizzare opere di mitigazione del rischio di situazioni note da tempo, così come affermato dall’assessore Viviana Beccalossi che ha aggiunto: “nei prossimi mesi ci aspetta un lavoro altrettanto importante. Si tratta «dell’applicazione delle nuove leggi che regolano il consumo e la difesa del suolo, entrambe dovranno trovare applicazione nelle previsioni urbanistiche che ciascun Comune è tenuto a redigere con i propri piani”.

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