Quando il medico di base ci prescrive un farmaco, non ci consegnerà più la tradizionale ricetta rossa contenente le prescrizione e i dati del paziente. Queste informazioni il medico le scriverà sul computer in una piattaforma in rete consultabile dai farmacisti. Il medico ci darà comunque un promemoria scritto con indicazione del farmaco o della visita prescritta. Questo promemoria serve a noi per ricordarci che entro 30 giorni dobbiamo utilizzare la ricetta elettronica corrispondente, che a differenza di quella rossa ha la scadenza di un mese, e servirà al farmacista, qualora in farmacia dovessero verificarsi problemi di connessione ad Internet. In questi giorni tra i pazienti c’è un po’ di apprensione perché il foglio bianco dato dal medico viene scambiato per le ricette bianche a pagamento, ma non è così.
Di ricetta elettronica si parla da tempo per snellire le procedure di prescrizioni di visite e farmaci e per risparmiare risorse sulla spesa sanitaria. Un altro grande vantaggio della ricetta elettronica, è il fatto che qualsiasi farmacista di qualsiasi regione d’Italia, può assegnarci il farmaco prescritto dal nostro medico di base pagando il ticket previsto dalla Regione di residenza . Prima invece bastava mettere piede in un’altra regione per non vedersi applicate le esenzioni.

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