Prima Mantovani, vicepresidente e assessore alla sanità, arrestato, poi Garavaglia assessore al bilancio, indagato, oggi Fabio Rizzi, suo braccio destro e padre della riforma sanitaria, arrestato. Dopo l’ennesima bufera giudiziaria che travolge Regione Lombardia, il Movimento 5 Stelle, il PD e Patto Civico, chiedono a Maroni di dimettersi e vogliono che si vada ad elezioni subito, in primavera, quando sono in programma le elezioni amministrative. Dalla lista Maroni e dalla Lega Nord, la reazione è di nervosismo. “Fermo restando la presunzione di innocenza” – afferma lo stesso Maroni – “il lavoro che da anni stiamo facendo per garantire trasparenza, efficienza e una spesa più bassa viene infangato da azioni come queste”. La riforma della sanità lombarda- affermano – comprenderebbe delle misure contro la corruzione tanto che è prevista l’istituzione della nuova Agenzia di controllo. Il governatore lombardo è anche assessore alla salute e quindi ora dovrà fare luce sugli episodi che coinvolgono le singole aziende con una Commissione ispettiva. “La Regione è parte offesa in questa vicenda” – ha affermato Maroni. “Ad essere parte offesa è il cittadino lombardo” – replica il Movimento 5 Stelle che sta preparando la mozione di sfiducia insieme alle opposizione. “ Maroni” – dicono dal PD – ha ripetutamente riposto la sua fiducia sulle persone sbagliate, affidando loro le chiavi della sanità lombarda e non riuscendo a di recidere il legame malato tra politica e sanità”. Confermano invece la fiducia al presidente della Regione e Forza Italia e Fratelli d’Italia che ricordano quanto sia importante andare avanti con la riforma sanitaria recentemente varata, un esempio di efficienza gestionale ed economica per le altre Regioni.
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