PROSTITUZIONE MINORILE, LUNEDI’ GLI INTERROGATORI

Lunedì gli interrogatori degli indagati nell’inchiesta sulla prostituzione minorile. 5 giovani che si prostituivano mettendo annunci on line e che dichiaravano ai clienti, una volta adescati di essere minorenni. Qualche adulto davanti alla minore età dei ragazzini se ne andava, altri invece li invitavano persino a casa loro. Prima gli annunci erano un modo per adescare clienti cui spillare denaro e fuggire prima di consumare la prestazione. Ma poi il gioco si è fatto serie e la prostituzione dal web e passata nei parcheggi dei centri commerciali e dei cimiteri. A finire nei guai per aver accettato gli incontri, una ventina di persone tra le province di Brescia, Bergamo, Milano, Monza e Pavia. 12 gli arrestati finiti ai domiciliari. A fare più notizia per via del loro ruolo nella società, proprio a contatto con ragazzini di 15-17 anni, la presenza fra questi nomi del parroco di Solza don Diego Rota, dell’ agente della polizia locale di Boltiere Egidio Bosio e dell’ allenatore delle giovanili dell’Acos di Treviglio, Cristian Zilli di 42 anni. Nei guai anche Pier Luigi Rossi, assicuratore di Bergamo ed Ettore Tucci, 40 anni di Bergamo, impiegato e volontario del gruppo alpini di Fiorano al Serio. Oltre a Claudio Tonoli già arrestato con l’accusa di lesioni gravissime poiché sieropositivo, tra i primi a finire in manette l’imprenditore 50enne bresciano Francesco Mario Zani. Le indagini continuano per risalire a tutti i clienti e nel frattempo, dodicesimo destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Brescia Alessandra Sabatucci, il presentatore televisivo che in passato ha condotto trasmissioni hot su canali privati lombardi, Corrado Fumagalli, è tornato reperibile. Inizialmente mancava all’appello ma non era in fuga, bensì all’estero per impegni precedentemente presi. Secondo il suo legale, tornerà in Italia quanto prima per chiarire la sua posizione.” I ragazzini coinvolti, tutti fra i 15 e 16 anni, lo chiamavano “il gay famoso che paga bene”: secondo le accuse, si facevano comprare quello che volevano al centro commerciale e poi andavano a casa sua.