Altre testimonianze importanti, quelle raccolte dai carabinieri della compagnia di Clusone in merito alle morti sospette all’Ospedale Antonio Locatelli di Piario, che ad oggi vede indagata l’infermiera 42enne del posto, ora in aspettativa, accusata di omicidio preterintenzionale e da mercoledì, la coordinatrice infermieristica e nove medici che dovranno rispondere dell’accusa di concorso colposo in omicidio preterintenzionale e potranno, in questo modo, far partecipare un proprio perito alle autopsie, che saranno effettuate a partire da giovedì prossimo. «Mentre vegliavo un mio parente ricoverato, in effetti un’infermiera si era avvicinata a un vicino di letto e gli aveva iniettato qualcosa. Sul momento non ci ho pensato ma, dopo quello che è saltato fuori, penso possa essere importante». È una delle testimonianze che i carabinieri di Clusone stanno raccogliendo tra i familiari di ex degenti del reparto di Medicina dell’ospedale seriano. Ieri intanto nel nosocomio infermieri e medici si sono trincerati in un «no comment». L’attesa è ora per gli esiti delle prime autopsie: da giovedì prossimo saranno riesumati i corpi di cinque pazienti, una sesta donna individuata dagli inquirenti è in realtà stata cremata, nei cui corpi il pool incaricato dalla Procura dovrà individuare tracce di Valium o altri farmaci non indicati nelle relative cartelle cliniche. Agli atti ce ne sono già 89: qualora infatti le prime cinque autopsie dovessero confermare i sospetti degli inquirenti, si continuerà con le riesumazioni di altre persone defunte dopo un periodo di ricovero in Medicina a Piario. Dunque l’indagine potrebbe ancora essere soltanto all’inizio.

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