Forse allora i tempi non erano maturi, forse oggi se ne può riparlare. E infatti se ne sta riparlando, nelle stanze della Regione e e non solo. Il traforo del Mortirolo, per collegare la Valle Camonica alla Valtellina, potrebbe essere un’opera quanto mai necessaria per agevolare il processo di “aggregazione” fra camuni e sondriesi. Tutto parte dalla creazione dell’ATS della montagna che unisce in un unico modello di sanità di montagna, la Valle Camonica con la Valtellina, e tutto continua con la proposta del presidente della Regione Maroni, di definire sulle stesse aree geografiche individuate dalla riforma della sanità, i cantoni in cui dividere il territorio regionale. Quando le province saranno un ricordo, nel disegno della Regione, anche i confini provinciali saranno superati verso nuovi orizzonti. Per la Valle Camonica se ne prospettano due: entrare nell’area vasta della Lombardia Orientale, dove rientrano le province di Brescia, Mantova, Cremona e Bergamo oppure unirsi alla provincia di Sondrio. Ad avvicinare i territori, si sa, sono le strade ed è per questo che Regione Lombardia ha tirato fuori dal cassetto il progetto del Traforo del Mortirolo. Tra le reazioni, in Valle Camonica si registra quella favorevole dell’Incubatore di Imprese che recentemente ha siglato un protocollo d’intesa con l’Azienda Speciale per la Formazione Professionale della Provincia di Sondrio e con il Polo Poschiavo in Svizzera, proprio per sviluppare insieme, progetti volti a creare sviluppo e occupazione. Secondo il presidente Fabio Bianchi, “unire la Valcamonica alla Valtellina con un tunnel lungo poco più di otto chilometri, porterebbe importanti benefici, soprattutto per quegli imprenditori e per i lavoratori che transitano per lavoro dalla Valle Camonica verso la Valtellina e la Svizzera ma anche per i giovani per i quali l’Incubatore, con soggetti firmatari del protocollo d’Intesa, sta cercando degli sbocchi occupazionali. Per non parlare dell’importanza di abbattere di conseguenza importanti distanze verso nuovi mercati“. “Se alla sinergia dei territori” – conclude Bianchi – “si aggiungerà un miglioramento del tratto stradale di collegamento, le opportunità saranno senza dubbio più importanti.”
dal giornale online: Più Valli TV – News
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