Sono entrati negli uffici del palazzo bresciano della Regione Lombardia, il Pirellino, intorno alle 10,00 di questo giovedì mattina. Un centinaio di attivisti dei centri sociali, hanno messo così in atto una protesta contro la nuova legge regionale sulla casa. Gli antagonisti, che appartengono al "Movimento di lotta per la casa di Brescia e provincia", che comprende Associazione Diritti per tutti, Magazzino 47, Collettivo gardesano autonomo, Collettivo antisfratti Val Camonica, chiedono che il provvedimento in via d’approvazione, venga ritirato poiché “svenderebbe ai privati una considerevole percentuale delle case popolari, privatizzerebbe la loro gestione, diminuirebbe la disponibilità di alloggi a canone sociale per l’emergenza sfratti e provocherebbe un aumento dei canoni di affitto”. A mettere fine alla protesta, ci ha pensato la Digos di Brescia. La Regione nel frattempo si è attivata per denunciare alle autorità’ competenti gli autori di quello che l’Assessore regionale al territorio, la bresciana Viviano Beccalossi, ha definito un inaccettabile attacco alle istituzioni”. Dura la reazione della Lega Nord: “questi centri sociali” – ha affermato il deputato Stefano Borghesi – “vanno chiusi immediatamente e a questi "bravi ragazzi" serve insegnare che oltre a fantomatici diritti esistono anche i doveri e il rispetto della legalità".

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