Una compagna è rimasta con lei, mentre il terzo del gruppo, è salito a dare l’allarme che è partito attorno alle 19 quando è riuscito a chiamare il 112. In posto sono arrivati immediatamente i vigili del fuoco SAF del comando di Brescia, poi raggiunti da carabinieri e dagli uomini della V Delegazione del Soccorso Alpino successivamente da quelli della IX delegazione speleologica specializzati per l’intervento in grotta. Le squadre si sono quindi organizzate e poi gli uomini si sono introdotti in grotta e in un paio d’ore hanno raggiunto l’infortunata. Con l’aiuto di un medico del Soccorso Alpino, specializzato per interventi in ambiente ostile, hanno stabilizzato la speleologo. Solo allora hanno potuto cominciare le difficili operazioni di recupero durate tutta la notte. Solo alle 7.35 l’intervento, molto tecnico e reso particolarmente difficile dalle condizioni in cui si è operato, si è concluso e i soccorritori e la donna sono usciti dalla Busa, un paradiso per gli appassionati di grotte, sani e salvi. La zona dove i tre erano entrati, è una delle grotte più estese del Bresciano. Conta 40 chilometri di gallerie su un dislivello di circa 430 metri.

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