Con un finanziamento di 100.000 euro erogato a fondo perduto da Regione Lombardia alla Comunità Montana di Vallecamonica, è stato risolto in maniera soddisfacente l’annoso problema della ripida valle di Camerana nella frazione di Pescarzo di Breno dove acque meteoriche e acque di scarico periodicamente si mescolavano creando non pochi problemi sia di natura idrogeologica che di depurazione delle acque che confluiscono al fiume Oglio attraversando l’abitato di Breno. I lavori sono stati anche oggetto di numerose polemiche e di un ricorso al tribunale vinto dal Comune di Breno che ora può con soddisfazione vedere ultimata l’opera, curata nei minimi particolari dal Consorzio Forestale Pizzo Badile, utilizzando i criteri di progettazione e realizzazione dettati dalla bioingegneria, sempre più applicata con successo sul territorio della Vallecamonica. L’opera è stata ultimata in questi giorni con la ricostruzione del manto erboso tramite semina a spaglio in modo che alla prima spinta vegetazionale il terreno si presenti completamente inerbito e, soprattutto, l’erba svolga la sua azione di fitodepurazione naturale. I tombotti sono stati intubati ed ora l’acquea incanalata e regimentata viene portata direttamente nel reticolo delle acque che afferiscono al fiume Oglio tramite i canali intubati, già realizzato a suo tempo più a valle, che attraversano l’abitato di Breno.

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