Di nuovo violenza nei confronti di una donna. Di nuovo fra le mura domestiche. Di nuovo al centro le differenze culturali. Una storia che quindi di nuovo non ha nulla, anzi è ormai un copione che si ripete: lui non accetta che lei non viva seguendo le regole della religione islamica e quindi le infligge la punizione peggiore, quella che dovrebbe strapparle dal volto la bellezza, il sorriso. Quella che dovrebbe costringerla a sottomettersi per la vita e rinchiudersi in casa. Ovvero, le da fuoco. E’ successo in provincia di Brescia qualche settimana fa e succede ancora in Valle Camonica. A Dello un indiano aveva cosparso la moglie indiana di diavolina liquida e l’ha data alle fiamme. A Darfo Boario Terme un marocchino 32enne dopo aver picchiato e percosso ripetutamente la convivente russa 28enne, le ha cosparso il capo di alcol e con un accendino, minacciava di darle fuoco accusandola di non rispettare le regole della religione islamica. La donna ha reagito con tutte le sue forze ed è riuscita a sottrarsi alla furia dell’uomo barricandosi in bagno ed è riuscita a lanciare l’allarme al 112. I carabinieri di Darfo giunti presso l’abitazione della coppia, hanno arresto il 32enne, con precedenti penali, per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. La donna è stata portata all’Ospedale di Esine dove è stata giudicata guaribile in 10 giorni. Le indagini dei militari hanno consentito di stabilire che i maltrattamenti erano iniziati nel 2013. Dopo la convalida dell’arresto, per l’uomo è scattata la misura degli arresti domiciliari in provincia di Milano con la misura accessoria di divieto assoluto di rientro nella provincia di Brescia, in attesa del processo.
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