La realtà è molto più forte delle immagini che l’Associazione la Linea della Vita ha raccolto in un video e che poi ha anche messo su alcuni pannelli di pubblicità progresso ai lati della SS42. Non ci sono immagini abbastanza forti per descrivere quello che ogni giorno accade sulla strada. Andiamo tutti avanti e facciamo finta di niente. Sfidiamo il pericolo guidando sovrappensiero, mandando un messaggio o superando in maniera azzardata e pensiamo o speriamo non tocchi a noi. La verità è che sulla strada si muore e il fatto che sia diventata una quotidianità percorrerla, non ci deve indurre ad abbassare la guardia. I dati sono sconcertanti: nove persone al giorno nel 2014 hanno perso la vita in seguito ad incidenti stradali. Tutti noi siamo la strada, tutti noi siamo i responsabili di quello che sulla strada accade e non si può sempre dare la colpa all’asfalto, alla visibilità e alla fatalità. Chi ha perso una persona cara in un incidente stradale, non sa come fare capire, a chi vive la strada con leggerezza, che la vita è una e su questo non si può scherzare. Così la linea della vita ha realizzato la prima campagna di educazione stradale e prevenzione dei pericoli della strada in Valle Camonica. Tre opere sono state scelte tra le decine di quelle presentate al concorso fotografico che ha coinvolto i ragazzi del Liceo Artistico del Celeri di Lovere, e sono state trasformate in cartelloni posizionati lungo la SS42. La posa dei cartelli non sarebbe stata possibile senza il sostegno della Comunità Montana e di Anas. Durante l’incontro di presentazione del progetto, moderato dal Capo redattore di Rai2 Milo Infante, è stata sottolineata l’importanza di una collaborazione trasversale che coinvolga scuole, istituzioni e forze dell’ordine. Polizia Stradale e carabinieri svolgono il loro lavoro di repressione, con multe e appostamenti, per salvare delle vite. Invece molte persone si alleano su facebook o wathsapp per eludere i controlli. Lo ha precisato il Maggiore Salvatore Malvaso, comandate della compagnia dei carabinieri di Breno. In questo modo aiutano chi guida ubriaco o chi vuole commettere un reato. La linea della Vita ha creato anche calendario che possa entrare nelle case e nelle scuole e diffondere messaggi di educazione stradale e consigli per viaggiare in sicurezza. Ogni mese si concentra su un aspetto: le strisce pedonali, il casco, il seggiolino per bambini, l’uso del cellulare, la velocità, l’alcol alla guida, la cintura di sicurezza. Sono nozioni che tutti dovrebbero sapere ma che non tutti mettono in pratica. Ma chi lo sa che ora, grazie a quelle frasi scritte sul calendario e a quelle immagini stampate sulla carta e sui cartelloni, qualcosa in noi cambi. E forse in questo modo possiamo anche cambiare la nostra vita e quella degli altri.
TAVOLO ISTITUZIONALE SULLA NK
Questo venerdì pomeriggio in Comunità Montana a Breno, si è riunito per la seconda volta, il tavolo istituzionale che ha convocato istituzioni, sindacati, le RSU aziendali e NK, per trovare soluzioni alternative alla chiusura dello storico stabilimento tessile. Nonostante l’appello lanciato durante diversi presidi dai lavoratori, appello rivolto al territorio, agli imprenditori camuni e non, ad oggi non ci sono soluzioni in vista che possano ridare prospettive alla NK e ai suoi dipendenti. A rischio ci sono 72 posti di lavoro. Il Gruppo Albini non torna sui suoi passi e durante l’ultimo incontro in AIB, è stato preso atto del fatto che lo stabilimento si avvia verso la chiusura e i dipendenti verso un anno di cassa integrazione per cessata attività. Nell’assemblea sindacale di questo giovedì i lavoratori sono tornati a chiedere alle istituzioni, di attivarsi perché questi 72 lavoratori, possano continuare a lavorare nel campo del tessile di alta qualità.  Lunedì prossimo proprio in Regione è stato fissato un altro incontro per verificare la disponibilità di ammortizzatori sociali e altre possibili soluzioni per uscire dall’empasse. Martedì la Comunità Montana comunicherà l’esito degli incontri.

dal giornale online: Più Valli TV – News
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