La gestione del Parco dello Stelvio viene trasferita ai relativi territori di competenza, Trento, Bolzano e Lombardia. “Una legge rivoluzionaria”. Così la definisce il sottosegretario di Regione Lombardia alle Politiche per la Montagna perché per la prima volta Regione Lombardia viene posta, dal punto di vista dell’autonomia gestionale, sullo stesso livello delle Province autonome di Trento e Bolzano.  Le legge che stabilisce il paesaggio di competenza è stata approvata nella seduta di Consiglio regionale di questo giovedì a seguito di una intesa sottoscritta l’ 11 gennaio 2015 tra Regione Lombardia e le Province autonome di Trento e Bolzano e il Ministero dell’Ambiente. Un percorso iniziato diversi anni fa e che ha visto la Regione protagonista sin dall’inizio, prima impedendo che il Parco venisse frantumato in tre porzioni di carattere provinciale e poi adoperandosi affinché Regione Lombardia, dentro una visione unitaria del Parco, potesse avere le stesse prerogative gestionali di Trento e Bolzano. Dal punto di vista gestionale lo Stato non ha più nessuna funzione, ma le funzioni per la parte lombarda del Parco vengono completamente esercitate da Regione Lombardia attraverso un direttore, che deve rapportarsi con il territorio, un comitato del Parco formato da una rappresentanza di sindaci, e, infine, con una Consulta scientifica costituita da associazioni ambientaliste e operatori del territorio. Inoltre è stato costituito un comitato di coordinamento che vede la rappresentanza di Regione Lombardia, delle due Province autonome, del Ministero dell’Ambiente e delle associazioni ambientaliste, che ha il compito di vigilare sugli indirizzi generali di coordinamento del Parco che rimarranno comuni per tutto il territorio. La legge entrerà in vigore dal 1 gennaio e da quel momento, cesserà di esistere il Consorzio che ha gestito il Parco nazionale dello Stelvio, che era gestito da 60 persone. Oggi ci sarà invece,per la parte lombarda, solo una persona, nella figura del direttore, che lo gestirà in accordo con il territorio e la rappresentanza dei sindaci. Particolarmente soddisfatto il consigliere regionale camuno della lista Maroni, Fabio Fanetti: La Lista Maroni ha infatti proposto anche un ordine del giorno collegato al Pdl che impegna la Giunta ad avvalersi, per l’attività di manutenzione del Parco, dei Consorzi forestali ricompresi nel territorio delle Comunità montane contermini al territorio del Parco stesso. L’odg è stato approvato a maggioranza, con l’astensione del Gruppo del Pd. “Le risorse messe a disposizione del Parco dello Stelvio” – commenta il consigliere regionale camuno – “sono risorse destinate a tutto il territorio montano della Valcamonica, non solo di una parte di essa”.

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