Una storia difficile, quella tra una ragazza della Valle Camonica ed un marocchino 25enne, nullafacante e residente a Breno. Senza una casa fissa, con difficoltà economiche e una figlia piccola da accudire. Una storia finita ancora peggio, finita con le urla, le minacce e le botte. Finita con l’arresto del 25enne per i reati di atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. I fatti risalgono al gennaio del 2012, quando la donna avrebbe provato a lasciare il magrebino. Da allora sarebbe cominciato lo stalking, ovvero la persecuzione di chi non accetta di essere lasciato. Per tre anni alla continua violenza psicologica sarebbero seguiti anche episodi di violenza fisica nei confronti della ex connivente e da ottobre le persecuzioni, le violenze e le minacce, sono aumentate tanto che la ragazza ha cominciato a temere per la sua vita e per quella della loro bambina. Fino al grave episodio di violenza sessuale del 16 novembre, quando il 25enne in un raptus, l’avrebbe persino aggredita in paese mentre la donna si trovava per strada insieme alla bimba piccola. La violenza subita, l’ennesima, ha spinto la giovane ad andare dai carabinieri della stazione di Breno. I militari hanno ricostruiti gli ultimi anni e mesi di abusi e violenze, e nel fine settimana appena trascorso, su provvedimento emesso dal GIP del Tribunale di Brescia, hanno arrestato il 25enne. Ora si trova in carcere a Brescia come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
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