Blitz antiterrorismo della Polizia di Stato di Brescia, in collaborazione con la Polizia kosovara con arresti e perquisizioni in corso in Italia e in Kosovo a carico di cittadini kosovari ritenuti responsabili dei reati di «apologia al terrorismo» e «istigazione all’odio razziale». Sono quattro gli arrestati questa mattina all’alba,  tutti kosovari, nell’ambito dell’operazione«Van Damme» che, dicono gli inquirenti, «ha permesso di disarticolare una compagine terroristica che, anche attraverso l’uso dei social network, propagandava l’ideologia jihadista». Quello che è considerato la «mente» del gruppo, un  kosovaro che ha vissuto diverso tempo in Italia, è stato arrestato in Kosovo dalle autorità di quel paese, mentre gli altri tre sono stati arrestati in Italia, dove vivevano da tempo. Contestualmente agli arresti, gli investigatori hanno fatto scattare una serie di perquisizioni a Brescia, Vicenza e Perugia. Il blitz è scattato dopo una lunga indagine. I riscontri investigativi, spiegano ancora le forze dell’ordine, hanno evidenziato la presenza di «pericolosi indicatori di fanatismo religioso estremistico a carico dei componenti del gruppo criminale, i quali sul web si mostravano con armi e atteggiamenti caratterizzanti i combattenti del sedicente Stato Islamico». L’indagine che ha portato agli arresti di oggi è stata condotta dagli uomini della Direzione centrale della Polizia di prevenzione, l’Antiterrorismo italiano, e da quelli della Digos di Brescia.  Per la prima volta, nei confronti di un arrestato, è scattata la misura della sorveglianza speciale. La richiesta è stata avanzata direttamente dal Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Franco Roberti.

dal giornale online: Più Valli TV – News
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