La moglie di Alessio De Palmi aveva dato l’allarme. Il marito era uscito di casa di notte e armato ed era fuori di sé. “Fermatelo” – aveva detto ai colleghi dell’appuntato 22enne. Così, la notte del delitto, quattro pattuglie erano uscite alla ricerca del collega carabiniere. Hanno battuto le strade di Vallecrosia,
Sanremo e Bordighera, ma non hanno raggiunto la casa dove era diretto Alessio De Palmi: la casa della 33enne di Clusane Barbara Zanini. La giovane donna pare che avesse chiamato Alessio nel cuore della notte e a casa sua, scatenando l’ennesima lite con la moglie. Una telefonata che seguiva la pubblicazione, da parte della 33enne, di alcune foto che li ritraevano insieme, su facebook. Foto che la moglie avrebbe potuto vedere. Il carabiniere avrebbe voluto troncare quell’amicizia che gli stava costando troppo, ma lo ha fatto nel peggiore dei modi: uscendo di casa di notte, sabato scorso, con una calibro 38 e raggiungendo l’abitazione della giovane. Dopo una breve lite, le ha sparato alla testa. Poi, convinto di averla uccisa, ha rivolto l’arma contro se stesso. La vita di Barbara Zanini però non è terminata con quella di Alessio: è rimasta appesa ad un filo. Tutta Clusane fa il tifo per lei. Tornava spesso sul Sebino dove tutti la descrivono come una persona buona e serena. La 33enne da pochi mesi si era trasferita in Liguria in un appartamento di famiglia. Qui, nel cuore della notte, ha aperto al suo ex fidanzato, la sua ossessione, un uomo sposato che lei non voleva rassegnarsi a lasciare. Ma solo lei conosce la verità, solo che non può raccontarla. Non ancora. La donna da domenica, dopo un delicato intervento chirurgico, si trova in coma farmacologico e le sue condizioni rimangono gravissime.
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