Molti nodi giungono al pettine e molte questioni che riguardano la Selca di Forno d’Allione, società che dal 2000 lavorava nella trasformazione di rifiuti nell’area industriale del comune di Berzo demo, fallita nel febbraio 2010, stanno prendendo la strada prevista da norme, decreti, leggi, regolamenti, ordinanze e procedure. In queste ore all’interno dell’area dello stabilimento, chiuso dal giorno del fallimento, è entrata la squadra specializzata della Mocam s.r.l. di Bienno, leader nel montaggio di strutture prefabbricate in carpenteria metallica di ogni tipo, in manutenzioni industriali, in demolizioni e nel rifacimento di coperture industriali e civili su tutto il territorio nazionale ed europeo, per rimuovere le coperture in Eternit dai capannoni. L’intervento è stato commissionato dal Curatore fallimentare di Selca, il professionista brenese Giacomo Ducoli, che ha ottemperato all’ordinanza del Sindaco di Berzo Demo che gli intimava di provvedere con urgenza alla rimozione delle coperture contenenti amianto. Infatti, le misure di protezione ambientale erano state sollecitate dal verbale della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti che aveva visitato il sito il 16 giugno scorso. L’intervento di rimozione dell’amianto, i cui lavori sono stati commissionati dal Curatore fallimentare, ha un costo preventivato di 330.410 euro; Regione Lombardia ha comunicato l’autorizzazione all’inizio lavori il 16 ottobre; i lavori sono iniziati il 21 e dovrebbero svolgersi nell’arco temporale di 100 giorni. In cantiere è autorizzata una sola ditta ad operare con un massimo di 10 addetti.
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