Questa domenica la Chiesa Cattolica nel mondo ha celebrato la 68esima Festa missionaria mondiale: l’impegno delle parrocchie è stato soprattutto quello di sostenere i missionari che operano lontano dall’Italia, mentre alcune comunità, come la Scuola Cattolica di Vallecamonica, hanno puntato molto sul tema della sensibilizzazione alla missionarietà, all’impegno civile, umano, sociale e cristiano per gli altri, alla presenza con tematiche forti. La Festa alla Scuola di Cemmo di Capo di Ponte è stata organizzata dai ragazzi della scuola seguendo questo filo conduttore.Le suore dorotee da Cemmo sono anche missionarie nel mondo: sono una ventina le missioni in cui operano, sostenute dai volontari. La giornata di Cemmo ha però voluto dare testimonianze forti, come appunto quella di Cristina che ha proposto “Viva vittoria” contro la violenza sulle donne per il prossimo 25 novembre o quella di John Mpalisa contro la morte per sfruttamento nelle miniere in Congo

BATTAGLIA CONTRO IL COLTAN
La festa missionaria alla Scuola cattolica di Vallecamonica ha proposto una campagna sostenuta dall’ingegnere informatico congolese John Mpalisa contro il coltan, o columbite-tantalite, estratta in diversi paesi africani, spesso scambiata con armi e altri beni da organizzazioni paramilitari e guerriglieri africani, in particolare nella regione del fiume Congo. Il coltan si usa sotto forma di polvere metallica nell’industria elettronica e dei semiconduttori per la costruzione di condensatori ad alta capacità e dimensioni ridotte che sono largamente usati in telefoni cellulari e computer. Da missionario laico, John Mplaisa porta all’Europa il messaggio di 8 milioni di morti per estrarre un prodotto e utilizzarlo senza criterio di risparmio per sostenere una globalizzazione onnivora. E’ un tema missionario di ritorno che insegna a riciclare, riusare, riparare anziché sfruttare e gettare.

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