I risultati della raccolta firme sono stati resi noti questo mercoledì a Esine: sei mila persone circa hanno aderito alla petizione popolare “Resio e Grigna” promossa dal Comitato “Amici del Torrente Grigna” e quindi hanno detto no alla costruzione di una centralina idroelettrica lungo il corso d’acqua da parte della società InBre Spa.
Soddisfazione per l’adesione riscontrata dalla popolazione, è stata espressa anche da Elena Tomera e Alessandro Federici che lasciano il comune con la consapevolezza di aver fatto la loro parte per salvare il Resio e il Grigna. Unico rammarico: la latitanza della Comunità Montana che non avrebbe sostenuto l’iniziativa. Le firme raccolte verranno ora sottoposte all’attenzione del presidente della Provincia di Brescia Pierluigi Mottinelli ed arricchiscono il fronte del no già molto largo: hanno preso posizione infatti anche le associazioni non solo di Esine, come i pescatori, la Pro Loco, gli alpini e gli Amici di San Glisente, ma anche le associazioni della Valle Camonica come Il comitato Centraline idroelettriche, il Cai, Legambiente, Italia Nostra e altre associazioni di pescatori.Capofila del fronte del no il comune di Esine cui ora si aggiunge il comune di Gianico. Anche il comune di Gianico è interessato dal Resio e quindi è stato chiamato a prendere una posizione per scongiurare la realizzazione dell’impianto “Resio Alto” nella valle dell’Inferno. L’Assessore all’ambiente Mirco Pendoli ha ricordato la delibera al riguardo approvata in giunta e l’incompatibilità con il PGT. La centralina infatti verrebbe realizzata in una zona a protezione speciale per salvaguardare la quale il comune di Gianico ha investito diverse risorse.

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