“Sono venuti meno i presupposti di fiducia tra un sindaco e la sua squadra.” Questo in estrema sintesi quanto spiegato questo giovedì dagli assessori e consiglieri di maggioranza del comune di Esine,  cui proprio non va giù il fatto che il sindaco non li abbia consultati sul progetto della costruzione di un forno crematorio adiacente al cimitero. Dopo che una ditta si era proposta di realizzare il forno crematorio, una delibera di giunta comunale dava l’assenso ad iniziare l’iter burocratico prima di tutto chiedendo il parere della Regione che l’estate scorsa non aveva autorizzato l’opera. Poi il sindaco, secondo le accuse dei suoi ormai ex assessori, sarebbe andato avanti da solo sottoponendo alla Regione le integrazioni del progetto necessarie alla sua approvazione. Il progetto preliminare approvato quindi ora dovrebbe essere sottoposto ad una gara d’appalto. Ma non sarà così. Nel consiglio comunale di martedì sera i consiglieri di maggioranza voteranno contro una delibera di consiglio relativa al piano triennale delle opere pubbliche che prevede la variante al PGT necessaria per costruire il forno.  Fenini ha ammesso di tendere a volte a “pedalare da solo” ma ha anche chiarito con forza che non ha nulla da nascondere e che i suoi assessori e consiglieri avrebbero potuto chiedere di visionare il progetto dettagliato che era stato presentato in comune, invece di arrivare ad esprimere perplessità sul progetto solo ora. Il resto della maggioranza ammette di non essere mai entrata nel merito della questione e di non schierarsi quindi ne pro ne contro la costruzione del forno crematorio. Votando contro la variazione del piano triennale delle opere pubbliche, i consiglieri di maggioranza “congelano” la questione durante i prossimi mesi durante i quali il comune verrà commissariato, in modo che saranno i futuri amministratori a decidere. La questione del forno crematorio non è l’unico motivo ad aver spaccato la maggioranza che si dichiara apertamente di centro sinistra e che quindi si sarebbe schierata con i sindaci del Gruppo Civico in Comunità Montana quando questi hanno preso posizione contro la riforma sanitaria. Riforma che invece Fenini, in qualità di presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Asl camuno sebina, aveva seguito da vicino e condivideva e che indipendentemente dalla politica, si è sentito di difendere anche se questo gli è costata la sfiducia dalla Conferenza dei Sindaci. Una presa di posizione che però la sua squadra non ha condiviso e che ora si vede rappresentata in Comunità Montana dal Gruppo Alpes in cui non si identifica. Mercoledì prossimo i consiglieri di maggioranza presenteranno le loro dimissioni, come hanno già fatto gli assessori esterni. Lo stesso giorno dovrebbero arrivare anche le dimissioni ufficiali del sindaco Fiorino Fenini che non avrebbe più i numeri per governare il paese. Poi un commissario guiderà il paese alle elezioni. Mancano solo sei mesi e la campagna elettorale sembra già iniziata.

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