Nulla di ufficiale anche se è molto probabile che i 35 profughi ospitati da ormai tre mesi a Novezio, piccola frazione di Cerete, possano lasciare la Fondazione don Primo Bonassi. A rendere fattibile questa ipotesi, il fatto che la vecchia palazzina non è dotata di impianto di riscaldamento. La possibilità che ciò avvenga è stata evidenziata dal sindaco Cinzia Locatelli, che con altri amministratori ai piedi della Presolana,continuano a lamentare l’ eccessiva burocrazia richiesta dal protocollo sul volontariato e di conseguenza le difficoltà nell’ impiegare gli ospiti in attività socialmente utili.

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