Il Decreto Legge, testo coordinato n° 133 del 12 settembre 2014, noto come “Sblocca Italia”, reca una serie importante di strumenti a disposizione della pubblica amministrazione per far ripartire le attività legate ai consumi e quindi all’economia a tutto campo. Tra essi figura anche il “baratto amministrativo”; tre comuni bresciani, di cui uno camuno, quello di Braone, primo per ora in tutta la valle, hanno deliberato per utilizzarlo: in sintesi, il cittadino dona ore di lavoro socialmente utile svolte per il Comune in cambio di sconto sulle tasse dovute. A Braone vivono attualmente 650 persone in circa 180 nuclei famigliari: di essi al,meno 30 hanno chiesto aiuto ai Servizi sociali del Comune per tasse, lavoro, bonus scuola, mense scolastiche, trasporti. Il Comune ha deliberato di rinunciare ad una quota di 2.500 euro per l’anno in corso derivanti da IUC (Imu, Tasi, Tari): in cambio chi ha un reddito ISEE al di sotto di 8.500 euro potrà scontare le tasse dovute, fino ad un massimo di 600 euro a famiglia, in cambio di lavori socialmente utili per il Comune. Ogni 6 ore lavorate il comune abbatterà 30 euro di tasse. Si tratta di un intervento assolutamente mirato, suggerito addirittura da alcuni cittadini di Braone che hanno chiesto al Sindaco di poter lavorare in cambio di sconto sulle tasse. Ora lo strumento amministrativo c’é: parte in fase sperimentale e, se funzionerà, l’Amministrazione di Braone ha intenzione di renderlo stabile nel proprio bilancio.
dal giornale online: Più Valli TV – News
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