Un immagine parla e racconta molto più di quanto a parole si possa spiegare. Chiunque può fare una fotografia ed immortalare un attimo, in modo che quando l’emozione che lo accompagna passa e se ne va, ne resti almeno il ricordo. Pochi però riescono a fotografare le emozioni e o rendere giustizia attraverso la luce e i colori, alla bellezza interiore delle persone o a quella eterna della natura. La fotografia oggi è anche un importante mezzo di indagine sociale poiché è testimonianza visiva di ciò che accade nel mondo. Per celebrare la fotografia d’autore, l’Agenzia Turistica di Capo di Ponte ha organizzato il Festival della Fotografia “Segni”, ovvero 11 mostre e molti eventi collaterali, per approfondire l’arte fotografica. Le mostre si snodano tra Capo di Ponte e Cemmo, con partenza all’infopoint, tappa alla biblioteca per la consultazione dei libri fotografici e poi alle scuole, all’oratorio, in piazza, alla Pieve, alla Cittadella della Cultura, alle cantine, a Casa Zitti, Casa Visnenza, Chiesa Santa di Santa Maria. Tra gli autori, Vincenzo Cottinelli con la mostra “Tiziano Terzani, ritratto di un amico.” “Il deserto della montagna-il silenzio dei colori” è la mostra di Pino Veclani che condurrà anche un workshp pratico e teorico per appassionati e fotografi professionisti. Il festival inaugurato questo sabato, durerà 9 giorni e vedrà anche 3 proiezioni, con immagini dal mondo, la presentazioni di libri, tre workshop per approfondire l’arte fotografica e un concorso fotografico. Tra mostre di grandi autori e mostre collettive che riuniscono i diversi circoli fotografici, l’obiettivo è celebrare una forma d’arte che è anche un mezzo di comunicazione in grado di scuotere le coscienze e di trasmettere emozioni, al pari di un dipinto e oltre.
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