Lo hanno trovato questo sabato attorno mezzogiorno, in fondo ad un canalone a circa 950 metri di quota ad una distanza di 450 metri dal sentiero più vicino. Era lì, riverso in una piccola pozza di acqua dove il corpo si è fermato dopo aver fatto un volo di parecchi metri. E’ stata una delle squadre uscite di buon ora questo sabato mattina ad inviduare il corpo di Michele Vaira, una squadra composta da personale tecnico con una conoscenza molto approfondita della zona e composta da tecnici del Soccorso Alpino, del SAGF della Guardia di Finanza da una unità cinofila di Camunia Soccorso. Appena è stato individuato il corpo è stato dato il via alle operazioni, non facili, di recupero che hanno posto fine, nel peggiore dei modi, alle ormai poche speranze di ritrovare il giovane in vita. Michele Vaira è scivolato nel canalone probabilmente già nella mattina di mercoledì. Era uscito all’alba per cercare funghi nella zona di Malga Tambione. Aveva lasciato la sua auto, una Panda, nella zona del ripetitore della Rai, poi, sotto l’acqua, si era infilato nel bosco. Ha parlato con la fidanzata e con lo zio, poi di lui si sono perse le tracce. L’allarme è scattato al suo mancato rientro. Doveva, infatti, recarsi al lavoro per le 14. Non vedendolo arrivare i familiari hanno allertato i soccorsi che si sono messi in moto subito, una macchina operativa che ha visto sin da subito al lavoro i volontari del Soccorso Alpino raggiunti poi dai vigili del fuoco del distaccamento di Darfo Boario Terme, quindi dai volontari di protezione civile. L’amministrazione comunale di Sellero ha messo subito a disposizione il rifugio di Malga Tambione per la base operativa. Interrotte solo di notte le ricerche sono proseguite senza sosta per tre giorni, al lavoro centinaia di persone, questo sabato erano almeno 200 le persone presenti, personale qualificato del soccorso alpino, dei vigili del fuoco della guardia di finanza accanto a decine e decine di volontari, con le unità cinofile, con mezzi aerei. Nulla è stato lasciato al caso, man mano che passavano le ore ed i giorni sono aumentate le persone presenti a Malga Tambione per cercare Michele, ogni giorno arrivava gente nuova, sono stati passati al setaccio, con personale speleo fluviale tutti i canaloni, i vigili del fuoco, che insieme al soccorso alpino hanno coordinato tutte le operazioni, tracciato le zone di ricerca e organizzato le squadre, hanno organizzato al meglio al lavoro. Questo venerdì al lavoro anche un cane molecolare del soccorso alpino. C’è stata massima disponibilità da parte di tutti. In posto anche i carabinieri, i sindaci di Sellero e Malonno sono stati a lungo presenti e si sono dati da fare per far funzionare al meglio la macchina delle ricerche. Fino a questo sabato mattina quando le flebili speranze di trovare Michele vivo si sono definitivamente spente. Per il recupero del corpo è di nuovo entrato in azione il Drago 82 l’elicottero Agusta 109 dell’elinucleo dei vigili del fuoco di Malpensa. Prima ha trasportato le squadre per il recupero in posto, poi si è proceduto ad un sorta di pulizia dell’area per far lavorare meglio l’elicottero e quindi con il verricello è stata recuperata la salma trasportata all’ospedale di Esine dopo un breve atterraggio a Paisco per imbarcare la salma che ora si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria. Oltre alla fidanzata Silvia, Michele Vaira lascia una sorella più giovane e la mamma. Aveva perso il papà qualche anno fa. Era residente a Malonno e lavorava come operaio alle forge Mamè.
dal giornale online: Più Valli TV – News
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