La vecchiaia è periodo della vita che va riempito di valori, affetti ed eventi, perché valga la pena di essere vissuto. Giunge, per chi ha la fortuna di invecchiare, dopo una vita di lavoro, di sacrifici, di affetti e rischia di trasformarsi in un periodo si di riposo, ma anche di solitudine. La vita si è allungata, gli anziani sono sempre di più e sempre di più necessitano di cure ed assistenza perché il passare degli anni pesa sulle loro menti e sul loro fisico. Le numerose RSA che in Valle Camonica rispondono alle esigenze delle famiglie di accogliere come ospiti gli anziani prendendosi cura di loro, non vanno incontro solo alle esigenze delle famiglie anche cercando di calmierare i prezzi delle rette, ma rispondono in primo luogo all’esigenza di una persona anziana che ha il diritto di continuare a sentirsi a casa, amata e che ha il diritto di continuare a vivere. Vivere significa incontrare volti amici, come i volontari, partecipare agli eventi della RSA e anche uscire. Non è facile però per il personale e per i volontari, portare fuori gli ospiti. Da qui l’esigenza di creare un giardino terapeutico presso molte strutture. Alla RSA Angelo Maj, il progetto pensato ed ideato dallo scorso consiglio di amministrazione è diventato una realtà ed è stato inaugurato questo sabato mattina dal presidente Umberto Barbolini e dal sindaco di Darfo Boario Terme Ezio Mondini, alla presenza degli ospiti e delle autorità. Presenti rappresentanti dell’ASL, dell’UPIA, delle istituzioni: il presidente della Comunità Montana Oliviero Valzelli, il consigliere regionale Donatella Martinazzoli e il parlamentare Marina Berlinghieri. Tutti a turno hanno sottolineato l’importanza del lavoro che le RSA svolgono per migliorare la qualità della vita delle persone anziane e l’importanza di continuare a sostenere queste realtà in collaborazione con gli ospedali e il terzo settore. Due i tagli del nastro di questo sabato mattina: il primo ha inaugurato i lavori alla Cappella cui è stato dato un nuovo ingresso e il secondo ha inaugurato il giardino terapeutico a nord dell’edificio a fianco della strada provinciale. Progettato e realizzato da “Studio Idea”, è uno spazio in cui gli ospiti possono sentirsi all’aperto e trascorrere qualche ora allietati dal profumo delle piante aromatiche e dei fiori. 90 mila il costo dei lavori finanziati per metà dalla Comunità Montana.

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