Un 30enne disoccupato di Sovere sarebbe finito in manette sabato scorso quando i carabinieri della stazione di Sovere avrebbero fatto irruzione in casa sua. Da tempo i movimenti del 30enne erano parsi sospetti e da tempo era sorvegliato. In passato era già stato segnalato come consumatore di droga e il via vai di potenziali clienti dalla sua abitazione non è passato inosservato ai carabinieri che sabato avrebbero quindi deciso di entrare in azione trovano all’interno dell’abitazione del 30enne, che vive con i genitori, un mini laboratorio per acidi e droghe varie: una piccola raffineria che tra acido, fumo, marijuana e hashish, solo negli ultimi due giorni gli avrebbe fruttato almeno 5 mila euro posti sotto sequestro. Da fiori e foglie di marijuana il 30enne sarebbe stato in grado di ottenere pasta e olio di hashish e sarebbero stati sequestrati padellini, spatole e coltellini utilizzati per la lavorazione della droga, il bilancino di precisione e diverse bottigliette di vetro  piene di semi di oppiacei. I militari avrebbero anche trovato 300 francobolli di Lsd imbevuti di acido detti “cartoni” e pronti per essere venduti. Pare che il trentenne disponesse di ben 5 telefoni cellulari per gestire il suo business. Un giro d’affare che gli è costato alla fine l’arresto.

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