E lo ha già fatto anche nelle sedi istituzionali con la speranza che l’unione fra pubblico e privato possa dare frutti concreti in questa battaglia a difesa del territorio. Il dissenso è già stato espresso. La realizzazione di questa centralina provocherebbe secondo i promotori della raccolte firme seri danni all’ambiente e al territorio. Ecco perché il comune di Esine ha espresso il suo parere negativo e ha coinvolto la popolazione. Nei giorni scorsi sul tema si è tenuta un’assemblea pubblica. Ora si attendono in merito anche i pareri della Comunità montana e dell’Ersaf proprietaria dell’area. I cittadini e gli enti hanno tempo 30 giorni per presentare le osservazioni di contrarietà al progetto, dopo di che le procedure continueranno con le verifiche della valutazione di incidenza dell’opera nell’ambiente naturale.
dal giornale online: Più Valli TV – News
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