Nel maggio scorso, a Iseo, un cinghiale aveva ucciso un uomo, Severo Zatti di 73 anni. L’uomo, esasperato dalle incursioni dell’animale nel suo terreno, lo aveva attesa in serata in campagna, ma il cinghiale, solo ferito dagli spari, aveva caricato più volte l’anziano provocandogli, prima di morire, ferite mortali alla coscia. Ora è di nuovo allarme in tutta la Regione per la presenza di questi animali. Lo lancia la Coldiretti Lombardia che ha tracciato anche un bilancio degli incidenti stradali che vengono provocati dai cinghiali ogni anno: 500, mentre nei campi campi si registrano almeno sette assalti ogni giorno. E’ questo il conto al ribasso – dice la Coldiretti Lombardia – dei danni causati dalla fauna selvatica fra la Valtellina e il Po, per un conto totale di due milioni di euro che potrebbe anche raddoppiare che si dovesse tenere conto degli episodi non denunciati. “Ormai non è più solo un problema degli agricoltori, ma di sicurezza sociale” afferma Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia nel commentare il drammatico incidente causato dallo schianto fatale tra un’auto e un cinghiale dell’aquilano dove ha perso la vita un 39enne e poi cita l’episodio di Iseo di qualche tempo fa. Negli ultimi dieci anni – sottolinea la Coldiretti – il numero dei cinghiali presenti in Italia è praticamente raddoppiato. Secondo l’ispra nel 2005 erano presenti circa 600 mila cinghiali, che oggi, secondo le stime di Coldiretti, sarebbero oltre il milione La sicurezza nelle aree rurali e periurbane – denuncia la Coldiretti – è in pericolo per il proliferare di animali selvatici come i cinghiali che stanno invadendo campi coltivati, centri abitati e strade dove rappresentano un grave pericolo per le cose e le persone e dove spesso provocano seri danni. Ecco perché Coldiretti Lombardia ha presentato alla Regione una serie di proposte che vanno dalle misure di prevenzione (recinzione, trappole, prodotti repulsivi e animali da guardia) a quelle di contenimento come l’abbattimento controllato. Intanto secondo i dati della Coldiretti in Lombardia i cinghiali rappresenterebbero quasi il 27 per cento del totale dei danni provocati alle attività agricole. La classifica della province più colpite vede Brescia al primo posto, Bergamo al terzo.
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