Alcuni esponenti del Partito Protezione Animali, hanno raggiunto nel primo pomeriggio la malga Bazena, nel comune di Breno, e bandiera in mano, hanno chiesto giustizia per Moro, il cane ucciso a bastonate e sassate, l’anno scorso da un malgaro.  Ad un anno da quel barbaro gesto immortalato da un turista munito di macchina fotografica, l’indignazione degli animalisti non si ferma. A riaccendere i loro animi, è stato vedere il malgaro in questione, il signor Romelli, intento a promuovere i suoi prodotti tipici su un noto portale. Gli animalisti chiedono al sindaco di Breno, la revoca della concessione all’utilizzo della Malga del comune di Breno ai Romelli, e ai giudici, una condanna esemplare per gli omicidi del cane Moro. Il sindaco ha però dichiarato che il Comune attende l’avvio della procedura penale prima di prendere qualsiasi provvedimento.
I toni si sono fatti più accesi quanto un gruppo del Fronte Animalisti, megafono alla mano, hanno cominciato a lanciare insulti non solo in direzione della malga Romelli, ma anche e soprattutto verso un gruppo di allevatori e malgari che a distanza di qualche centinaio di metri, hanno pacificamente dimostrato la loro solidarietà alla famiglia Romelli. Gli animalisti hanno urlato in continuazione la parola “assassini” e hanno espresso al megafono le loro idee: “nelle valli – affermano – questi delitti nei confronti degli animali sono all’ordine del giorno, solo che questa volta è stato tutto testimoniato.” Attimi di tensione si sono avuti quando il gruppo di animalisti si è avvicinato alla controprotesta, ma nessun corteo, non autorizzato dalla Questura, è stato organizzato e non ci sono stati scontri, anche grazie alla massiccia presenza delle forze dell’ordine. Presenti polizia di stato, carabinieri con il maggiore Malvaso, guardia di finanza, polizia locale e polizia provinciale. Tutti in tenuta antisommossa e pronti ad intervenire. La loro presenza è stata un monito per i manifestanti.

dal giornale online: Più Valli TV – News
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