La Cisl Brescia-Vallecamonica, a seguito dell’incontro Organizzazioni Sindacali Regionali nell’incontro di Venerdì 24 Luglio sugli assetti della Sanità in Vallecamonica, ha puntualizzato in un documento diffuso in queste ore a forma di Francesco Diomaiuta, Segretario Cisl Brescia, la necessità di valorizzando e strutturando la sperimentazione fin qui gestita, programmando criteri di finanziamento che tengano conto della morfologia territoriale. La preoccupazione logistica legata alle strade sottolinea il fatto che da Darfo a Sondrio occorrono circa 2 ore di percorrenza con viabilità senza intoppi e senza il problema della neve in inverno. Ci sarebbe poi anche un DRG per mobilità passiva obbligata verso le città con pagamenti importanti a carico dell’Azienda Ospedaliera alle strutture Ospedaliere cittadine di riferimento mai si potranno avere in montagna le specialità che invece sono presenti con aggravio di spese generali non calcolabili preventivamente. Il documento Cisl cita La legge Regionale 15/98, con una felice intuizione ed in deroga alla legge 31/97, che disegnava per laVallecamonica la sperimentazione di una ASL unica sul territorio Regionale contemporaneamente le funzioni delle ASL ma anche la gestione dell’Ospedale di Vallecamonica (2 Ospedali :Esine e Edolo). La sperimentazione di Vallecamonica, continua la Cisl, diventa oggi il riferimento ma pare che nel disegno di legge di riforma, perda la sua specificità. Dopo l’incontro tra i Sindaci Camuni e il Governatore Maroni sembrerebbe confermata questa previsione. LA Cisl si chiama fuori dal sistema delle nomine dei Direttori o dei dirigenti. Le preoccupazioni, continua la nota sidnacale, attengono all’erogazione dei servizi, al presidio sanitario del territorio di Vallecamonica alla risposta ai bisogni dei cittadini della Valle e a quelli che la abitano occasionalmente. La felice intuizione di una gestione unitaria di Ospedali e Territorio ha garantito, fino ad oggi, anche grazie alla professionalità di tutti gli operatori, servizi sanitari efficaci. Certo tante sono le criticità da affrontare e risolvere, ma un conto è farlo in un confronto di territorio altro è farlo da periferia di un altro territorio. Ciò che fino ad oggi ha ostacolato un salto di qualità è principalmente il sistema di finanziamento che ha utilizzato , per dare risorse alla Sanità di montagna , gli stessi criteri della Sanità di pianura, penalizzando e non poco un territorio, come quello Camuno, con una disastrosa viabilità secondaria, con Valli laterali e Comuni di gronda difficilmente raggiungibili (in inverno per la neve, in estate per le frane). Il documento della Cisl brescia-Vallecamonica conclude con un auspicio affinché si si rivisiti la proposta di legge recependo le istanze provenienti anche dalla Cisl stessa che che propone quindi che vada ricercata una formula per la gestione autonoma della Sanità in Vallecamonica .

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