I sindaci del PD hanno annunciato l’intenzione di incontrare il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il quale nel frattempo ha incontrato alcuni esponenti della Lega Nord camuna rassicurandoli sulla tutela dell’autonomia camuna, della sanità di montagna e sugli obiettivi della riforma. Che prevede l’istituzione di una ATS (Agenzia di Tutela della Salute) della Montagna, unico caso in Lombardia e anche l’istituzione di una ASST (Azienda Socio Sanitaria Territoriale) di Valle Camonica che ricomprende anche la relativa azienda ospedaliera. Quindi rimarranno l’ospedale di Esine e quello di Edolo e i relativi servizi. Ognuno potrà inoltre rivolgersi alle strutture ospedalieri che preferisce in assoluta libertà. “Vogliamo solo rendere il sistema ancora più efficiente” – ha affermato Maroni – “e questo porterà ad un risparmio di circa 300 milioni. I soldi risparmiati saranno reinvestiti nel sistema. La discussione della riforma prende il via questo martedì in consiglio regionale e i consiglieri regionali camuni continueranno a fare battaglia per migliorarla. La discussione è ancora aperta e la Valle Camonica può giocarsi unita la partita e vincerla oppure, dividersi e come spesso accade quando le energie vengono disperse, perderla. La parola passa al consiglio che entro la fine dell’estate dovrà approvare la legge.
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