Per la prima volta nella storia d’Italia si parla di primo soccorso a scuola. Tra i numerosi emendamenti approvati dalla Camera con il via libera alla riforma della scuola, vi è infatti anche quello che prevede l’insegnamento delle tecniche di primo soccorso nelle scuole. Saranno le scuole dunque i primi luoghi in cui i giovani studenti cominceranno ad entrare in contatto con il mondo del 118 e impareranno nozioni di prevenzione e di soccorso che potranno risultare vitali nel corso delle loro vita.  Le scuole saranno obbligate a prevedere percorsi di formazione sul primo soccorso per gli studenti e ad organizzare delle iniziative in collaborazione con il 118. In particolare, i docenti di scienze motorie delle scuole medie superiori vengono, in orario di servizio, addestrati dal personale medico-infermieristico dell’area dell’Emergenza e quindi provvedono a trasmettere quanto appreso ai rispettivi alunni. Non si tratta dell’inserimento nel calendario scolastico di una vera e propria materia, ma si tratta di attività collaterali e di un primo passo verso la formazione di nuove generazioni di giovani più responsabili e più preparati ad affrontare le emergenze. In Italia almeno 60mila persone muoiono in conseguenza di un arresto cardiaco, di genesi spesso talmente improvvisa da non essere preceduto da alcun sintomo o segno premonitore. Altri 23mila italiani, sempre ogni anno, muoiono improvvisamente a causa di un trauma inatteso che si verifica negli ambienti di vita e di lavoro e altri 65mila per gli stessi motivi riportano invalidità gravi permanenti. L’iniziativa parte da lontano con una raccolta firme partita da Taranto nel 2005 che si è estesa rapidamente a livello nazionale e che raggiunge  93.000 firme in tutta l’Italia.  Nel novembre del 2008, completata la fase della documentazione richiesta, con la specifica, da parte di ciascun Comune interessato, dei dati di riferimento di iscrizione nelle liste elettorali inerenti i 93.000 firmatari, le firme vengono depositate al Senato della Repubblica e nascono due disegni di legge che hanno portato a quello attuale che si concentra esclusivamente sull’insegnamento della rianimazione cardiaca effettuata mediante massaggio cardiaco ininterrotto al paziente in arresto cardiaco, in attesa dell’arrivo sul posto del personale del 118. Il principio di base è che tutti devono essere in grado di intervenire in caso di emergenza ed è per questo che l’educazione sanitaria deve entrare a far parte del bagaglio culturale di ogni cittadino.

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