Orari estivi negli uffici postali: è solo l’inizio di un piano di ridimensionamento della rete della Lombardia. L’accusa arriva dalla CISL Lombarda. A prendere posizione sulla questione è il responsabile Giuseppe Marinaccio: “A differenza del passato l’azienda per quest’anno ha attivato in Lombardia un massiccio piano di razionalizzazione degli orari estivi negli uffici postali che vede per i mesi di luglio ed agosto la quasi totale soppressione dei turni pomeridiani in molti degli uffici aperti di pomeriggio (circa 200) e la chiusura a giorni alterni per circa 400 uffici a turno unico". Questa la situazione. Che è pesante anche per quanto riguarda la provincia di Bergamo dove saranno 17 gli uffici a chiudere il pomeriggio a partire da luglio, mentre, a partire dal prossimo 7 agosto, saranno in 25 a essere chiusi per tutta la giornata, anche se non in maniera continuativa. A pagare di più, come è facile capire, saranno la provincia, e in misura maggiore i piccoli centri, anche se, di fatto, l’estate 2015 produrrà minori tagli sui turni rispetto all’anno scorso. Sono in totale 465 mezze giornate (235 a luglio, 230 a agosto) e 86 giornate intere a agosto (però in 18 casi si tratta della vigilia di Ferragosto). Nelle chiusure totali, la scure più affilata si è abbassata sugli uffici di Berbenno e Cividino, frazione di Castelli Calepio. In città, le filiali si alterneranno nelle chiusure. Siamo solo all’inizio di un piano di forte ridimensionamento della rete degli uffici e dei servizi postali in Lombardia dice la Cisl lombarda e come al solito, aggiunge Marinaccio, le difficoltà maggiori sono per i pensionati le famiglie e i cittadini più deboli, soprattutto per le 46 comunità che non avranno più un Ufficio Postale dopo l’accordo tra la Regione, Poste e Anci. Una politica del nuovo management che snatura il ruolo che dovrebbe esercitare un’azienda fortemente radicata nel territorio come Poste Italiane conclude la CISL.

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