La provincia di Brescia, con 15 progetti presentati per il Bando contro il gioco d’azzardo patologico è una delle più attive nella lotta alla ludopatia. Lo dicono i dati sulle adesioni al Bando regionale dedicato a Comuni, Unioni di Comuni e Comunità montane, che, assieme al mondo associazionistico, potevano presentare progetti No-slot, proponendo una serie di attività utili per prevenire la ludopatia: dalle azioni di controllo e vigilanza alla prevenzione nelle scuole, dalla mappatura del fenomeno alla formazione del personale. Hanno presentato un progetto anche la Comunità montana di Valle Camonica e la Comunità montana Sebino Bresciano. La commissione incaricata di giudicare i progetti è già al lavoro per accertare l’ammissibilità delle singole proposte ed entro fine giugno ufficializzerà una graduatoria attraverso la quale, per un totale di 3 milioni di euro, finanzieremo fino all’80 per cento del costo di ogni singolo progetto premiato. Dopo aver approvato all’unanimità la prima vera legge italiana sul gioco d’azzardo patologico – ha commentato l’assessore regionale bresciana Viviana Beccalossi – mettiamo a disposizione risorse concrete, per un’azione mirata e capillare sul territorio".

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