Il Consiglio regionale ha approvato legge che modifica e integra il Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale, in tema di raccolta dei funghi. Il provvedimento supera l’attuale formulazione che prevede il tesserino regionale e sancisce che la raccolta è gratuita su tutto il territorio. I Comuni,t ramite le Comunità montane, possono, però, associarsi  e regolamentare la raccolta, prevedendo dei pagamenti a fine di compensazione ambientale, prevedendo anche apposite autorizzazioni gratuite. I proventi dei permessi della raccolta devono essere utilizzati sul territorio, per interventi di miglioramento ambientale, tutela dei boschi e della biodiversità, attività di formazione per la conservazione e la tutela ambientale, interventi di trattamento del bosco per il miglioramento della produzione dei funghi, ripristino e manutenzione di strade e sentieri e prevenzione degli incendi boschivi. L’ammontare massimo del contributo potrà essere versato in forma annuale, mensile, settimanale o giornaliero. Il progetto di legge è il frutto di un lavoro legislativo svolto in VIII Commissione Agricoltura, dove si è tenuto conto delle  richieste espresse dalle associazioni micologiche e dai rappresentanti degli Enti territoriali. “La normativa approvata  dal Consiglio – afferma la consigliera regionale camuna del Carroccio Donatella Martinazzoli – rappresenta un buon punto di compromesso fra le necessità di superamento del vecchio frammentato sistema e il mantenimento di alcune importanti prerogative acquisite storicamente dai Comuni, dalle Comunità Montane e dagli Enti Parco. La Regione, con questa legge, non introduce nessuna nuova tassazione ma consente alle amministrazioni locali, tramite le Comunità Montane, di percepire un contributo da destinarsi esclusivamente alla tutela del patrimonio boschivo, delle risorse naturali e della salvaguardia ambientale.  In pratica, nulla cambia per quanto riguarda le risorse e le prerogative in capo alla Comunità Montana di Vallecamonica che restano garantite anche dalla nuova legge regionale. Soddisfatto Corrado Tomasi, consigliere regionale del Pd, che spiega: “È stato adottato il modello Val Camonica: se prima potevano essere anche i singoli Comuni a occuparsi di tutto, ora sono le Comunità montane a coordinare gli enti locali, decidere quindi insieme un regolamento, occuparsi della raccolta dei soldi per i tesserini”. Se in generale la raccolta funghi in Lombardia è ora considerata gratuita, in deroga una sorta di contributo a raccogliere verrà pagato alle Comunità montane. “E in questo il Consiglio regionale ha fatto fare retromarcia alla Giunta che voleva la totale gratuità della raccolta su tutto il territorio regionale”, aggiunge Tomasi. Una soluzione giudicata non possibile in quanto “alcune zone sono maggiormente soggette al prelievo e non possono non avere un ritorno di qualche genere – aggiunge Tomasi –. Così, invece, da un lato si riconoscono gli usi civici, come il fungatico, un valore per il territorio che intende valorizzarsi, dall’altro è molto importante che gli introiti fatti con i permessi di raccolta vadano destinati alla manutenzione e ai miglioramenti ambientali dello stesso territorio”.

dal giornale online: Più Valli TV – News
Leggi tutto: http://ift.tt/1R70oWY

Rispondi