Si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro. CGIL, CISL e UIL nazionali hanno deciso di dedicare questa celebrazione al rinnovato impegno per la messa al bando totale dell’amianto. “Sul tema dei danni dell’uso dell’amianto le nostre iniziative hanno contribuito ad aumentare la sensibilità della cittadinanza e di tutti i livelli istituzionali” hanno ricordato Luciana Fratus per la CGIL, Giacomo Meloni per la CISL e Amerigo Cortinovis per la UIL provinciali. “Nell’ultima Legge Finanziaria il Governo ha deliberato lo stanziamento di 135 milioni di euro per la bonifica dei siti più colpiti dall’amianto e si è ottenuto l’accesso al Fondo vittime specifico per l’amianto anche da parte di cittadini ammalatisi di mesotelioma a causa dell’esposizione famigliare e/o ambientale. L’amianto ‘immacolato e incorruttibile’ ha causato danni irreversibili all’intera comunità di lavoratori e di cittadini, entrando nelle fabbriche e nella quotidianità delle famiglie. Danni presenti ancora oggi, nonostante l’amianto sia stato bandito nel 1992. La scelta tra il lavoro e la salute non doveva essere accettata allora e tantomeno al giorno d’oggi, né dai lavoratori né dal sindacato, a cui spetta di fare tutto il possibile per informare, formare e intervenire nei processi produttivi e nell’organizzazione del lavoro. Informazione, formazione e conoscenza sono indispensabili per contrastare e prevenire gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. In tema di salute la problematica dell’amianto riveste carattere di urgenza non solo a livello nazionale ma anche sul territorio lombardo. Continua infatti ad essere un pericoloso agente cancerogeno molto diffuso negli edifici anche pubblici, necessita di essere censito, rimosso e smaltito con la massima rapidità possibile, garantendo una destinazione finale sicura anche mediante sperimentazione di tecnologie avanzate. “Evidenziamo una estrema lentezza, anche a causa delle risorse inadeguate, ad affrontare il problema alla radice, garantendo tempi certi di risoluzione – affermano i sindaci che vogliamo riaffermare una cultura della prevenzione, non limitata ai luoghi di lavoro ma che possa estendersi anche ai luoghi di vita in un ottica più generale di salute”.
dal giornale online: Più Valli TV – News
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