Nonostante il rasserenamento che caratterizza l’attuale fase congiunturale, la distanza però dal picco di attività pre-crisi (primo trimestre 2008) rimane molto elevata e si attesta intorno al 28%. Le previsioni a breve termine di AIB sono comunque orientate per un consolidamento dell’attuale movimento di recupero del made in Brescia, in un contesto sembra che si riescano anche a liberare margini da poter reinvestire nelle imprese. Quelle bresciane beneficeranno inoltre dei guadagni di competitività derivanti dalla forte caduta della moneta nei confronti del dollaro; tutto ciò si tradurrà in un miglioramento delle prospettive occupazionali, anche alla luce dei provvedimenti approvati dal Governo nei mesi scorsi. Su tale scenario pesano tuttavia le incertezze relative alla questione greca, alle tensioni geopolitiche in Ucraina, a quelle in Libia e Medio Oriente, nonché all’indebolimento che sta caratterizzando alcune fra le più rilevanti economie emergenti (Brasile e Russia su tutte). Nonostante tutto sembra che si possa guardare con un po’ più di serenità tanto è vero che, stando agli studi effettuati da AIB Brescia – che riguarda circa 250 imprese associate – il recupero del settore manifatturiero, coniugato con gli effetti delle misure recentemente approvate dal Governo, produrrà verosimilmente un miglioramento dell’occupazione: la manodopera è infatti attesa in aumento per il 17% imprese degli intervistati, invariata per l’80% e in diminuzione per il 3%.

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